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L’INTERVISTA

L’assessora Paola Pisano: “Così Torino vuole diventare la città partner dell’innovazione”



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L’assessora all’innovazione del comune piemontese fa il punto sui progetti innovativi in corso: auto a guida autonoma, droni, robotica. Con un obiettivo ben preciso: fare della città un luogo di testing per tutte le aziende con un’idea innovativa. “Non siamo solo smart, puntiamo a essere un partner di innovazione” dice

Pubblicato il 25 gen 2019




“In futuro potrò dire ai miei figli che ho contribuito ad attirare in città aziende che danno lavoro a molte persone. Aziende che si occupano di tecnologie del futuro. E queste sono il driver del cambiamento della nostra società”. Anche quando parla del suo lavoro Paola Pisano puntualizza di essere madre di tre figli. L’assessora all’innovazione del Città di Torino non ha bisogno di presentazione. Basta citare i test dell’auto a guida autonoma partiti l’anno scorso nel capoluogo piemontese per capire di chi stiamo parlando. Di recente si è aggiudica il titolo di DigiWoman 2018, cioè donna più influente nel digitale in Italia. E anche in questo caso tira in ballo i figli: “Stiamo contribuendo al futuro del nostro Paese. Un futuro che appartiene ai nostri figli” dice con orgoglio l’assessora. Che con EconomyUp fa il punto su tutti i progetti del suo lavoro che le stanno procurando visibilità: auto a guida autonoma, 5G, smart city, nuove opportunità legate all’innovazione.

Paola Pisano è stata Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione nel governo Conte bis (M5S-PD). Prima di questo incarico, è stata assessore all’innovazione del Comune di Torino dal 2016. Ha un solido background accademico: è docente universitaria, Direttore del Centro di innovazione tecnologica multidisciplinare dell’Università di Torino dal 2014 e Presidente della Commissione Aziende del Dipartimento di Informatica dello stesso ateneo dal 2013. Ha conseguito un master in Economia nel 1999, un ulteriore master nel 2002 e un PhD in Economia Aziendale nel 2007 con una tesi sulla gestione dell’innovazione nelle aziende. Insegna Disruptive Innovation al dottorato di Ricerca in Informatica e ha pubblicato un libro sulla gestione dell’innovazione intitolato ‘Managing innovation: creare, gestire e diffondere innovazione nei sistemi relazionali’. Ha anche collaborato con il progetto Silicon Valley Study Tour per creare legami tra aziende, studenti italiani e la Silicon Valley.

Durante il suo mandato come assessore all’innovazione di Torino, Paola Pisano ha guidato numerosi progetti innovativi. Ha promosso la sperimentazione dell’auto a guida autonoma, con i primi test avviati nel 2018, trasformando Torino da ‘città dell’auto’ a laboratorio per la mobilità autonoma. Ha sviluppato progetti legati al 5G, collaborando con Tim per la sperimentazione della guida remota e autonoma. Ha lavorato su iniziative di robotica, promuovendo robot collaborativi e per catene di montaggio, come il test con l’azienda Makr Shakr per un robot che distribuisce bevande. Ha inoltre avviato progetti relativi ai droni per il controllo del traffico e il monitoraggio delle infrastrutture, posizionando Torino come città testing per innovazioni di mobilità aerea. Ha anche promosso sperimentazioni legate a IoT, sensoristica, realtà virtuale e aumentata, creando Torino City Lab, una piattaforma per aziende che vogliono testare innovazioni sulla città.

Paola Pisano ha trasformato Torino in una città partner dell’innovazione attraverso un approccio strategico che ha reso il capoluogo piemontese un laboratorio urbano aperto. Ha implementato Torino City Lab, una politica di innovazione con un sito web dove le aziende possono inviare proposte di testing sulla città. Queste vengono valutate da commissioni apposite e, se fattibili, sviluppate insieme all’azienda sul territorio, semplificando le procedure di autorizzazione. Il Comune accompagna le aziende, offrendo supporto al modello di business o tecnologico, coinvolgendo i cittadini nei test e, se il progetto funziona, scalando l’innovazione anche ad altre città. Ha creato un percorso di testing per l’auto a guida autonoma di 35 chilometri che tocca i punti principali della città, strutturato per essere modulare e adattabile a diversi livelli di sistemi di guida autonoma. Questo ha permesso a Torino di posizionarsi non solo come smart city, ma come vera partner dell’innovazione per aziende che vogliono testare tecnologie di frontiera ad alto rischio.

Come Ministro dell’Innovazione nel governo Conte bis, Paola Pisano ha delineato tre progetti principali: l’identità digitale unica per il cittadino, attraverso la quale accedere ai servizi della pubblica amministrazione e del sistema privato; l’app IO, un’applicazione che dà accesso a tutti i servizi digitali della PA, permettendo di vedere scadenze di documenti e pagare multe e tasse; e PagoPA, per il pagamento digitale dei servizi. Ha richiesto un budget di 34 milioni nella manovra di bilancio, parte dei quali destinati alle assunzioni per strutturare il ministero con procedure digitali semplificate. Ha lanciato una call per farsi aiutare da giovani talentuosi nella trasformazione digitale del Paese e ha presentato il Piano di azione del 2025, un documento programmatico con le strategie per gli anni successivi. Ha inoltre lavorato alla revisione del decreto smart road in collaborazione con il Ministero dei Trasporti e ha promosso investimenti in settori strategici come mobilità autonoma, connessa ed elettrica, robotica, cybersecurity, biotecnologie e spazio.

Sotto la guida di Paola Pisano, Torino è diventata un laboratorio all’avanguardia per la mobilità innovativa. Tra i progetti principali ci sono stati i test dell’auto a guida autonoma, avviati nel 2018, con un percorso urbano di 35 chilometri che tocca i punti principali della città. Nel 2019 è stato annunciato il progetto dei bus a guida autonoma, con test previsti per l’autunno dello stesso anno. Nel gennaio 2020 è iniziata la sperimentazione di Olli, un minibus elettrico a guida autonoma di livello 4, realizzato assemblando parti stampate in 3D dall’americana Local Motors, che ha svolto servizio di trasporto all’interno del campus ITCILO per quattro mesi. Altri progetti includevano la sperimentazione della guida autonoma sull’autostrada Milano-Torino, l’esplorazione del potenziale dell’hyperloop (il treno a levitazione magnetica passiva capace di viaggiare a 1.223 km/h) e lo sviluppo di droni per il trasporto di persone e merci attraverso l’adesione al progetto europeo “Urban Air Mobility”.

L’ecosistema dell’innovazione a Torino è stato sviluppato attraverso una strategia che ha coinvolto istituzioni pubbliche, private e accademiche. Un elemento chiave è stato OGR Tech, un hub di innovazione realizzato nelle ex Officine Grandi Riparazioni, riqualificate dalla Fondazione CRT con un investimento di 100 milioni di euro. Questo spazio di 12.000 metri quadrati ospita startup, scaleup, acceleratori di impresa come Techstars, aziende corporate impegnate in R&D, investitori e centri di ricerca, focalizzandosi su intelligenza artificiale e blockchain. Un altro pilastro è stata l’alleanza strategica tra Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo Innovation Center, che hanno firmato un protocollo d’intesa per attrarre startup e investimenti in tecnologie avanzate. La città ha anche implementato Torino City Lab, una piattaforma per testare innovazioni sul territorio urbano, e ha sviluppato partnership con aziende tecnologiche, università e centri di ricerca. Questo approccio ha posizionato Torino come un centro di eccellenza per l’innovazione, capace di attrarre talenti e investimenti.

La visione di Paola Pisano per il futuro dell’innovazione in Italia si è concentrata sulla trasformazione digitale del Paese attraverso diverse direttrici strategiche. Come Ministro dell’Innovazione, ha enfatizzato l’importanza di creare un’identità digitale unica per i cittadini, digitalizzare i servizi pubblici e implementare sistemi di pagamento elettronici. Ha sottolineato la necessità di investire in settori chiave come mobilità autonoma, connessa ed elettrica, robotica, cybersecurity, biotecnologie e spazio. Per supportare le startup, ha proposto il “diritto a innovare”, ovvero la possibilità di sperimentare qualsiasi tipo di innovazione sul territorio nazionale, semplificando la vita agli startupper. Ha promosso l’open innovation nella pubblica amministrazione, cercando di cambiare il processo di procurement per renderlo più veloce e adatto ai ritmi dell’innovazione. Ha inoltre espresso il sogno di vedere nascere un “unicorno italiano” durante il suo mandato, sottolineando che le startup non si supportano solo con finanziamenti, ma creando le condizioni per sperimentare, incontrare la domanda di innovazione e fare scaling up.

Nei progetti di innovazione a Torino, Paola Pisano ha dovuto affrontare diverse sfide e criticità. Una delle principali è stata la necessità di un cambio di marcia culturale nella pubblica amministrazione, rendendo la struttura meno gerarchica e più piatta per facilitare progetti innovativi. Ha dovuto bilanciare le critiche di chi accusava il Comune di concentrarsi sull’innovazione trascurando problemi basilari come la manutenzione stradale. Un’altra sfida è stata la mancanza di finanziamenti governativi per alcuni progetti, come nel caso della sperimentazione del 5G, dove Torino non è stata tra le città scelte dal governo precedente. Questo ha richiesto la creazione di partenariati con aziende private come Tim che hanno investito direttamente nell’infrastruttura necessaria. Ci sono state anche difficoltà tecniche, come nel caso del test dell’auto a guida autonoma quando un sensore difettoso ha causato il passaggio con il semaforo rosso durante una dimostrazione con la sindaca Appendino. Infine, la revisione del decreto smart road è stata necessaria perché, in un anno, solo un’azienda aveva fatto domanda per i test dell’auto a guida autonoma, indicando problemi nel quadro normativo.

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